L’ormai consueta gita annuale quest’anno ci ha portati a Vigevano. Con i nostri pulmini siamo partiti alle ore 8,30 per arrivare in mattinata all’apertura del primo museo. All’interno delle scuderie del castello sforzesco, abbiamo potuto ammirare numerosi reperti archeologici risalenti al primo secolo dopo Cristo e ritrovati in camere mortuarie situate nei pressi di Pavia e Vercelli. Vi erano ciotole con ceneri e ossa umane, oggetti di vita quotidiana come le ampolle di vetro per oli balsamici, orecchini e collane, anelli, poppatoi in terracotta, fibbie in ferro, spade e monete. Terminata la visita al museo siamo andati nei giardini per il pranzo al sacco. Nel primo pomeriggio abbiamo visitato il Museo Internazionale della Calzatura Pietro Bertolini, dove erano esposte calzature dal medioevo ai giorni nostri, appartenenti a personaggi illustri come Beatrice d’Este, Papa Giovanni XXIII, Mussolini, Emanuele Filiberto di Savoia, Marylin Monroe. Abbiamo ammirato calzature provenienti da vari paesi del mondo: Russia, Africa, Siberia, Olanda, Giappone, Cina, Arabia, Sudan… Accanto al Museo della Calzatura si trova anche la Pinacoteca Civica "C. Ottone". Situata al primo piano della scuderia di Ludovico, le opere esposte coprono un arco cronologico che va dal XV al XX secolo, ma indubbiamente i periodi maggiormente rappresentati sono l' '800 e il '900. La Pinacoteca prende il nome da Casimiro Ottone, pittore vigevanese di inizio '900 famoso anche per aver realizzato il restauro degli affreschi della Piazza Ducale di Vigevano; a Ottone è dedicata un'intera sala della Pinacoteca. Gli artisti esposti sono: Giovanni Battista Garberini (1819-1896), maestro riconosciuto della pittura vigevanese moderna. Ambrogio Raffele (1845-1928) e Casimiro Ottone (1856-1942). La generazione di pittori a cavallo dei due secoli è ben rappresentata da Luigi Bocca (1872-1930), Luigi Barni (1877-1952) e dai fratelli Cesare e Ferdinando Villa. La stagione del Novecento pittorico ha invece in Mario Ornati (18871955) e Carlo Zanoletti (18981981) i protagonisti principali. Unico rappresentante importante della scultura del Novecento a Vigevano è Giovan Battista Ricci (1891-1955) di cui sono esposti i bozzetti preparatori del “Monumento al Calzolaio d’Italia” ed altri lavori dedicati all’industria calzaturiera. Lasciata la Pinacoteca, per raggiungere Piazza Ducale, abbiamo percorso la strada coperta realizzata da Luchino Visconti nel 1347. In Piazza Ducale si affaccia il Duomo di Sant’Ambrogio, iniziato dal Duca Francesco II Sforza nel 1532 e conserva notevoli opere d’arte tra cui pregevoli dipinti e affreschi. Abbiamo apprezzato molto anche la ricchezza dell’altare decorato, del coro e dei oggetti sacri ricoperti in oro e argento. Usciti dal Duomo abbiamo avuto la fortuna d’incontrare un corteo medioevale che si dirigeva verso il castello, fermandosi prima in piazza per uno spettacolo di sbandieratori e giullari di corte. In pochi minuti siamo stati proiettati nel quindicesimo secolo tra musiche e danze, per non parlare del contorno architettonico della piazza. Piazza Ducale è uno dei migliori esempi di architettura Lombarda del XV secolo, fatta realizzare da Ludovico il Moro come anticamera nobile al Castello visconteo sforzesco, un meraviglioso rettangolo allungato di 134 metri di lunghezza e 48 di larghezza edificato su tre lati (il quarto è occupato dalla Chiesa cattedrale) decorata con medaglioni che ritraggono personaggi dell’epoca romana e rinascimentale con alcuni motti e proverbi. Dalla piazza si vede la bellissima e imponente Torre del Bramante del 1492. Nel tardo pomeriggio, un po’ stanchi ma contenti, abbiamo voluto terminare la bella giornata con un gelato.